DAL TEMPO DEI GIOCHI

Oggetti, pupazzi e burattini diventano i personaggi della storia di Marco, un ragazzino dal talento “strano”: quello di saper ascoltare e osservare tutto senza mai dire niente.

Il punto di vista della storia è quello di una giovane ragazza chiamata dai genitori di Marco ad accompagnarlo nelle sue attività giornaliere. In poco tempo diventerà un punto di riferimento che lo aiuterà a farlo uscire dal tempo dei giochi e dal suo strano comportamento grazie alle storie che la ragazza racconterà. Marco, il protagonista di questa storia, si fa interprete delle trasformazioni vissute dai ragazzi in età preadolescenziale proiettandosi nel mondo adulto pur non avendo ancora la maturità emotiva e l’esperienza diretta delle “cose” tipiche del mondo.

Lo spettacolo racconta un periodo evolutivo, la preadolescenza, caratterizzata dalla scoperta di un nuovo rapporto con l’altro, dall’assimilazione di una visione della vita e dalla ridefinizione del legame con l’adulto di riferimento (allenatrici, genitori, insegnanti). Si rivelano inoltre la crescita attraverso il cambiamento del comportamento relazionale, la situazione emotiva e lo sviluppo della propria identità.

Uno spettacolo di “teatro in miniatura” per le nuove generazioni sulla paura di crescere, sulla coesistenza delle differenze e sulla bellezza dell’incontro con gli altri.