I WON'T EAT

“Anoressia mentale fu la diagnosi, una storia da manuale, per trovarne una simile basta aprire un qualunque libro di medicina, di quella medicina moderna che studia la mente e che capisce che è possibile lasciarsi morire semplicemente perché il cibo diventa un nemico”.

Alessandra Arachi, Briciole. Storia di un’anoressia

I won't eat” racconta la storia di una lei che non ha nome, né età precisa, una ragazza come tante: un po’ sovrappeso, che si sente inadeguata, che “non è abbastanza”. Una giovane donna – forse adolescente, forse poco più matura – che ha bisogno di trovare il proprio posto nel mondo. La sua caduta dentro il lucido incubo dell’anoressia mentale è scandita da piccoli eventi, talvolta casualità, che divengono appuntamenti quotidiani e che l’attrice percorre con ironia e concretezza: l’eccesso di attività fisica, il rito del vomito, la fuga dalla socialità dei pasti, il mutamento nell’abbigliamento. Gesti che divengono – assai rapidamente – fuga e rifiuto della vita stessa.L’intento è quello di indagare la complessità di un disturbo che, se si manifesta mediante il rifiuto del cibo, si nutre in realtà di complesse implicazioni che non solo investono la sfera alimentare, ma soprattutto stravolgono la vita individuale e quella famigliare ed hanno radici profonde e tenaci. In particolare “i won't eat” racconta il rapporto di una figlia con sua madre, tra le quali si insinua la malattia, per andare oltre il senso di colpa e cercare di capire realmente come combattere insieme il mostro dell'anoressia. Lungi dal porsi l’obiettivo di creare uno spettacolo esaustivo su un tema così complesso, “i won't eat” desidera raccontare una storia che possa essere emblematica di altre storie analoghe, perché questa malattia – subdola, lucida, manipolatrice – crea ricorrenze, contraddizioni, ritualità, che si incontrano – quali costanti di differenti vite – nelle testimonianze di molte donne che combattono contro l’anoressia o che con l’anoressia tentano di convivere.

Di e con ELISA DENTI
aiuto regia PIETRO TRALDI
in collaborazione con Sementerie Artistiche, Corte Ospitale di Rubiera, Associazione Pollincino Centro Crisi Genitori Onlus, Fienile fluò.

PREMI:
UP2U (La Stampa – Teatro Stabile di Torino), 2014


“Teatro...voce della società giovanile”, 2015

“Miglior spettacolo”, “Miglior testo” e “Premio speciale di Gaiaitalia” (NoPS festival), 2016
“Miglior regia” (Festival MonoDrama), 2016
Selezione “Festival teatrale di Resistenza, Premio Museo Cervi”, 2017
Selezione “Vimercate Ragazzi Festival”, 2018

STORIE - TEMI: anoressia, bulimia, disturbi alimentari, fiocchetto lilla, teatro sociale, 15marzo

TERRITORI - LUOGHI: scuola, teatro

ARTE - TECNICHE teatro, monologo

RELAZIONI - DESTINATARI ragazzi (ScuolaSecondaria I e II grado), famiglie di ragazzi genitori, adolescenti

DURATA: 50 minuti