C'E' UN BANCO VUOTO

“Poi, poco per volta, qualcuno cominciò a mancare all’appuntamento quotidiano. Quando accadeva, nessuno aveva il coraggio di parlare, di ipotizzarne il motivo.”

La campanella è suonata, ma il professore tarda ad arrivare. La classe è in festa, finalmente un’ora buca dove poter fare tutto quello che si vuole, ma l’arrivo della bidella porta un’amara sorpresa. Il professore, infatti, ha lasciato un compito da fare. I ragazzi sono delusi, protestano, e sembrano non accorgersi che un banco continua ad essere vuoto.

Il compito del professore è una scheda da leggere e da studiare, che racconta lo sterminio degli ebrei durante la seconda guerra mondiale. A colpire gli studenti sono in particolare le storie di Esther e di Elia, due ragazzi come loro vissuti però nel tempo sbagliato, quando le leggi razziali prima, e le deportazioni dopo hanno bruscamente interrotto le loro vite. Elia sognava di seguire le orme di suo padre e lavorare sui treni, Esther invece sognava di diventare una pittrice, il disegno era la cosa che amava di più.

A renderli così simili ed interessanti ci sono i sogni, le speranze e le paure tipiche degli adolescenti, ma anche piccoli gesti quotidiani che in tempo di pace perdono tutta la loro importanza, come, per esempio, il momento dell’appello.

Gli studenti così scoprono di aver molto in comune con loro e cominciano, attraverso le storia del passato, le storie vere di Esther ed Elia, ad interrogare il presente, e ad accorgersi che anche intorno a loro ci sono situazioni che non possono essere più ignorate, come quel banco vuoto proprio nella loro classe.

Storia e drammaturgia collettiva originale S.T.A.R.

STORIE - TEMI: shoah, giornatadellamemoria, memoria, secondaguerramondiale

TERRITORI - LUOGHI: teatro, ovunque

ARTE - TECNICHE : varietà, narrazione, musica

RELAZIONI - DESTINATARI: Ragazzi, ScuoleSecondaria

DURATA: 50 minuti