IDA
E LA BAMBINA NUOVA
«Fuori ci sono gli Altri.
Gli Altri parlano, parlano, parlano tanto
e fanno tanti rumori.
Ida non parla mai.
Ascolta tutto.
Ma non dice niente.»
La protagonista di questa storia si chiama Ida.
Ida non parla MAI.
Potrebbe parlare, ma parlare è difficile. Perché quando parli devi dire delle cose. Ida dentro ha così tante cose che... che lei prova a tenerle dentro, ma quando dentro sono troppe, ecco che a parlare arriva lei: LA BAMBINA NUOVA.
La Bambina Nuova parla con una voce che esce proprio dalla bocca di Ida, ma è una voce stranissima.
Tutti ne hanno una.
La Bambina Nuova, quando parla, fa sempre disastri: dice tutte le cose che crescono dentro di Ida, come un vulcano che erutta parole all’improvviso, usa parole sbagliate nel modo sbagliato. Quando lo fa, i grandi si arrabbiano tantissimo. Con Ida, ovviamente.
Un giorno, la Bambina Nuova... sparisce. Ida decide di andare a cercarla.
È la ricerca simbolica delle parole che le servono per dire le cose che ha dentro: perché tutto ciò che lei nasconde dentro di sé, deve pur uscire in qualche modo, anche ora che la Bambina Nuova è sparita.
La sua avventura la condurrà ad uscire dal suo piccolo mondo per poi trovare dentro di sé l’oggetto della sua ricerca, un “sé” con una veste tutta nuova.
IDA E LA BAMBINA NUOVA è la storia di una ricerca interiore, per stimolare il coraggio di cercare sempre le proprie parole, anche quando è difficile dire le cose dentro, anche quando si trovano sul sentiero più lungo.
I temi affrontati
FUORI E DENTRO
ovvero: PAROLA E SILENZIO
Fuori ci sono gli Altri.
Gli Altri parlano, parlano parlano tanto e fanno tanti rumori. Ida non parla mai.
Ascolta tutto. Ma non dice niente.
Trovare i luoghi in cui essere sé stessi è una sfida difficile sin da quando si è piccoli. Il contrasto tra il mondo di dentro e quello di fuori spesso conduce l’infanzia al mondo del silenzio: un mondo invisibile che il più delle volte trova sfogo in reazioni inaspettate e nuove. Come la Bambina Nuova, che tutti, prima o poi, troviamo dentro di noi.
OGGI MI SENTO...
ovvero: LA POESIA
Chiudete gli occhi e provate con me: OGGI MI SENTO...
È un allenamento.
Serve per dire le cose di dentro. Andate e provate, scrivetene... cento!
La parola poetica costella questa narrazione di ritmi, immagini, suoni e sospensioni che permettono a spettatori e spettatrici di rallentare, insieme al respiro sulla scena, di fare “punto a capo”, di immergersi nel pensiero e non solo nell’azione della protagonista del racconto.
LA VERITÀ
Alla fine Ida capisce che
quando sta zitta
per le cose che la fanno arrabbiare
o vergognare,
o perché ha paura di rischiare...
quando dicono «Ti hanno mangiato la lingua?» lei invece ora sa: se zitto zitto te ne stai
i pensieri tuoi
ELEFANTI diventeranno
pensieri-giganti
fortissimi.
Pensieri con superpoteri.
E allora, quando i pensieri saranno pronti
diventeranno
PAROLE.
Le TUE. Le sue? Le mie?
Le nostre.
Dietro di sé questa storia lascia l’invito alla scoperta della propria verità, la misteriosa ed eroica avventura di ricerca che porta ciascuno e ciascuna ad uscire dalla propria zona di comfort sulle tracce delle proprie parole, anche quando quelle parole non trovano scorciatoie nel bosco della vita.
Piccolo diario di creazione:
L’idea di questo spettacolo nasce nell’a.s. 2020-2021 durante lo svolgimento di alcuni laboratori teatrali inseriti in progetti per il contrasto e la prevenzione della dispersione scolastica, presso Istituti Scolastici di Torino con il progetto “Provaci Ancora Sam” in collaborazione con l’Associazione Altresì.
Nella prima fase dell’estate 2021 sono stati condotti poi alcuni laboratori mirati con bambine e bambini della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo della Scuola Primaria, volti a raccogliere materiale legato alla tematica del silenzio, della parola non detta, delle frasi dei grandi che lasciano senza parole, per indagare la possibilità di ricezione della stessa.
In due rassegne estive di teatro per ragazzi promosse dall’Ass.ne S.T.A.R. abbiamo proposto un primo studio dello spettacolo, per queste occasioni intitolato “NON AVEVO CAPITO”: il racconto teatrale di una prima versione di questa storia, in scena un leggìo, una cassetta delle lettere e l’attrice. In queste due occasioni, si sono svolti dei momenti di incontro indiretto e diretto con il pubblico di bambini e adulti di riferimento: l’invio di pensieri attraverso la cassetta postale e un laboratorio di gioco teatrale in cui la tematica è stata ripresa e con essa una rielaborazione delle fasi del racconto con ulteriore raccolta di materiali, impressioni, reazioni e risposte possibili. Oggi questa è la storia di Ida, che abita in una Piccola Città e che non parla MAI.
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Marta Zotti continua la sua indagine sui giardini interiori: sono mondi intimi legati all’infanzia che fa meno scalpore, uscendo dalla dinamica del protagonismo ad ogni costo.
Sono mondi del silenzio e dei passi in punta di piedi, che nascondono “un silenzioso vulcano: la vita”.
di e con MARTA ZOTTI
collaborazione alla messa in scena di Silvano Antonelli
musiche originali di Alan Brunetta e Dario Mecca Aleina
STORIE - TEMI: parole, infanzia, dentro e fuori, poesia, crescita, comprensione
TERRITORI - LUOGHI: teatro.
ARTE - TECNICHE: teatro di narrazione.
RELAZIONI - DESTINATARI: scuola primaria e famiglie
DURATA: 50 minuti
ORGANIZZAZIONE E DISTRIBUZIONE:
346.07.19.857 - organizzazione@culturastar.it