Quando scopriranno il tuo giardino, quali fiori troveranno?
Un giardino nascosto e un’impronta segreta.
Un riscatto al femminile.
Una storia che emergerà soltanto agli occhi di chi è rimasto.
“Lettera al mondo” è un passo a due per parola recitata e cantata, per un’attrice e una musicista. È storia evocata e narrata in prima persona sulla scena: la storia di Emily Dickinson, una poetessa altamente fertile dal punto di vista artistico, personaggio febbrile che sceglie la reclusione sociale.
L’intera produzione sarà ritrovata dalla sorella in un baule ai piedi del suo letto.
Lo spettacolo prende vita dalle parole che Emily Dickinson ha affidato alle sue 1789 liriche e alle centinaia di lettere che hanno scandito i suoi rapporti con il mondo esterno quando, appena trentenne, decise di chiudersi a vivere nella Homestead, la casa di suo padre. L’opera di Emily Dickinson esprime il contrasto tra l’inautenticità della sfera pubblica e la libertà della sfera privata, celebra il valore della libertà espressiva e della ricerca dei propri desideri, del proprio “giardino interiore”, a dispetto della corsa all’apparenza del mondo contemporaneo.
È la presa di coscienza di una donna, “un fiero cervello che dà al mondo il voto: insufficiente”.
È la stessa autrice ad offrire un senso alla storia ricostruita intorno a lei e a fornire il fil rouge del susseguirsi degli atti della scena: il ritrovamento delle sue poesie e il successo della poetessa dopo la morte, la perdita del contatto con il mondo, la ricerca del proprio giardino interiore, la solitudine, l’amore, lo studio.
Di e con Marta Zotti e Cecilia Lasagno
Musiche originali di Cecilia Lasagno
STORIE - TEMI: poesia, EmilyDickinson, biografie, letteratura
TERRITORI - LUOGHI: teatro, ovunque
ARTE - TECNICHE narrazione, cantautorato
RELAZIONI - DESTINATARI giovani, adulti, ragazzi, ScuolaSecondaria
DURATA: 50 minuti