VIOLA E IL BOSCO
«Viola era piccola come una castagna.
E il bosco era grande. Grandissimo.
E nel bosco c'erano tante strade.
Come nella vita.
Dove prima sei una bambina,
poi diventi un po' grande,
poi ancora più grande.
E poi incontri tante persone e ti succedono tante cose
e poi... e poi...e poi ti accorgi che il bosco l'hai attraversato tutto.
E tu?
...e tu sei sempre rimasta piccola come una castagna.»
Viola racconta in terza persona di sé evocando la scansione dei momenti importanti della sua vita: quando è ancora una bambina, quando deve imparare cose difficili, quando arriva per lei il tempo di sposarsi e poi di invecchiare. E poi...
Lo fa con uno sguardo universale verso un bosco-mondo che è poi la vita. Il racconto di Viola vive della scansione temporale degli appuntamenti di una vita che è la sua, ma potrebbe essere quella di ciascuno di noi.
Le fasi del racconto vengono evocate sulla scena da un affresco di azioni accompagnate da: un concerto di oggetti color pastello; il suono di parole essenziali, il prendere vita di dialoghi che arrivano da un tempo lontano, l’odore di pioppo abete e pino, le corde di una chitarra.
LA SOLITUDINE
«Le viole mi si addicono. Sono fiori di bosco, come me. Potrebbero crescere non assistiti, senza il consenso di nessuno e in luoghi lontani. Preferiscono i punti nascosti e la superiorità dello sforzo solitario. E io prediligo le Terre delle Viole e della Primavera.» Emily Dickinson
Il procedere di Viola all’interno del bosco-mondo è un procedere solitario. Nel bosco si vivono relazioni, ritmi, azioni e oggetti di un mondo in netto contrasto con il piccolo giardino in cui Viola si rifugia e si prende il tempo per le piccole cose: un vasetto con un fiore, alcuni semi, una collezione di sassolini, per non perdersi.
LA CICLICITÀ DELLA VITA
«C’è qualcosa di più grande di un fatto: lo spirito che sta al di sotto, lo stato d’animo, la vastità, il suo nucleo selvaggio, gli immensi spazi che contiene.» Emily Carr
Questa storia inizia due volte.
Prima inizia con la storia di Viola e, alla fine, inizia con chi verrà dopo di lei: troverà le sue tracce, avrà un carattere simile o diverso dal suo, troverà quella castagna lasciata nel bosco da Viola, che quando diventa vecchia (“quando diventa nonna...” citando alcuni bambini con cui abbiamo giocato e abbiamo confrontato questa storia) immagina la vastità del cielo, la sua prossima avventura.
IL BOSCO
«Uno…sette…oggi…ieri…
Un pensiero tra i pensieri.
Come faccio col mio dito
A contare l’infinito?»
Il bosco è il luogo della metafora della vita di Viola nelle sue relazioni con il mondo esterno. La sua avventura-vita nel bosco non può fare altro che procedere di pari passo con l’evoluzione del suo mondo più intimo. Il suo piccolo giardino segreto, in cui la vita accade e procede con un ritmo lento e delicato, come la cura che mette un bambino nel far crescere il suo primo fiore.
IL CAMBIAMENTO
«Cinque…quattro…tre…due…uno…
E poi dopo… più nessuno.
Tutti i numeri ho finito
L’orologio si è stancato
Fa “tic tac” sempre più piano.»
La vita di Viola scorre inesorabile in scena e arricchisce di consapevolezza il suo mondo interiore: è simboleggiato da un palcoscenico sul palcoscenico, un palco in miniatura, ovvero una cassetta-giardino che racconta le stagioni di vita di una piccola pianta.
Il mondo esterno vede invece l’accumulo scomposto di oggetti-simbolo: sono il frutto lasciato cadere a terra da azioni e personaggi che portano Viola a diventare grande. Grande come il cielo?
di e con MARTA ZOTTI
collaborazione drammaturgica e regia SILVANO ANTONELLI
Nell'ambito del Progetto “FILASTROCCHE DELLA VITA” della Compagnia Teatrale Stilema
Studio Finalista del Premio NUOVO TEATRO 2020 - Progetto originale di Specchi Sonori
Debutto spettacolo Festival Segnali luglio 2021 - recensione EOLO
Finalista In-Box Verde 2022
STORIE - TEMI: cambiamento, infanzia, ciclo vitale, solitudine, crescita.
TERRITORI - LUOGHI: teatro.
ARTE - TECNICHE: teatro d'attore con oggetti.
RELAZIONI - DESTINATARI: scuola primaria e famiglie
DURATA: 50 minuti
ORGANIZZAZIONE E DISTRIBUZIONE:
346.07.19.857 - simone.lotrionte@culturastar.it
VIOLA E IL BOSCO è andato in scena (in ordine cronologico):
Festival Segnali 2021 - Milano
Chiostro di San Francesco - Osimo (AN)
Teatro Spazio Reno - Calderara di Reno (BO)
La Città del Teatro - Cascina (PI)
Teatro Arcipelago - Pianoro (BO)
Teatro Comunale Laura Betti - Casalecchio di Reno (BO)
Teatro Villa Dei Leoni - Mira (VE)
Teatro Provvidenza - Torino
Casa del Teatro Ragazzi e Giovani - Torino
Teatro Giovanni Testori - Forlì
Teatro dei Rozzi - Siena - In-Box Verde Spettacolo finalista
Scuole ERT FVG
Family Festival - Lugano
Sala Margherita - Tarcento (UD)
Teatro Comunale - Ceglie Messapica (BR)
Teatro Magnetti - Ciriè (TO)
Teatro La Nuova Fenice - Osimo (AN)
Casa Fools - Torino
Teatro di Paglia di Villa Imoletta - Ferrara
Quadilà Festival 2023 - Albugnano (AT)
Festival Internazionale di Narrazione 2023 - Arzo (Svizzera)
Teatro Sala Margherita - Fagagna (UD)
Teatro Trieste Trentaquattro - Piacenza
Incanti in Città - Cuneo
Teatro Giacosa - Ivrea (TO)
Teatro Cantiere Florida - Firenze
Hangar Teatri - Trieste